lunedì 3 dicembre 2007

Dove va il fotogiornalismo?



Le frontiere del fotogiornalismo
http://www.lab.iulm.it/articolo/2007/10/15/articolo_1572.shtml

Le province in movimento












Patrimoni- Milano Finanza, marzo 2007, numero 91 di Milena Bello e Simone Dordoni


Non solo Roma e Milano di strovano nel pieno di un successo di ristrutturazione. In realtà, tutte le principali città italiane stanno attraversando una fase di passaggio che dovrebbe consentire loro di adeguarsi a nuove sfide. Ecco quali (e dove) sono i principali lavori in corso.

Due chance a Bologna
"Sono due le aree di particolare interesse dal punto di vista dei progetti immobiliari", spiega l'ingegniere Giovanni Fini del Comune di Bologna. "La prima è quella dell'ex Mercato Ortofrutticolo, a poche centinaia di metri dalla stazione, nei pressi della nuova sede del Comune. Qui verrà realizzato un complesso immobiliare di 33 mila mq con uffici comunali aree commerciali, negozi, ristoranti e asili nido. Il piano è stato approvato e si sta procedendo alla bonifica dei suoli". L'altra area di progetto è quella di Bertalia-Lazzaretto, sede del nuovo polo universitario di Ingegneria, ch verrà ultimato nel 2017. Per la realizzazione è stato indetto un concorso internazionale, vinot dallo studio romano Sartogo Architetti Associati, guidato da Nathalie Grenon e da Piero Sartogo, che hanno immaginato di ricostruire un pezzo di città seguendo le caratteristiche del centro storico, con torri e porticati. Il Navile ospiterà invece le facoltà di chimica e astronomia. "In entrambi i quartieri non verranno costruite nuove residenze", chiarisce Luca fabbri di Professione Casa, "motivo per cui quelle già esistenti saranno soggette a una ulteriore rivalutazione. Data la tradizione universitaria del capoluogo emiliano, la richiesta di appartamenti in affitto è sempre molto forte".
Particolarmente richiesta anche la zona del centro storico, dove un monolocale viene valutato 140-150 mila euro e viene affittato a 600-700 euro al mese. Cantieri aperti anche nella zona fieristica d Bologna. "E' stato appna inaugurato il casello dell'autostrada che porta direttamente al parcheggio della fiera, con 5mila posti auto", dichiara Fini, "e la stessa fiera verrà ampliata con la creazione di due nuovi padiglioni, completati nel 2008". Le abitazioni intorno a questa zona mantengono prezzi competitivi rispetto al centro, mentre i valori al metro quadrato dedicati agli uffici sono più elevati. "La richiesta è molto forte, la zona è collegata con l'esterno e vicina alla fiera, motivo per cui sono ben poche le soluzioni disponibili", spiega Lorenzo Bovinelli di Tecnocasa. Più incerta al situazione intorno alle aree militari dismesse, come la ex-Staveco. "Sono in corso trattative con il Ministero della Difesa e il Demanio per usufruire di questi spazi, ma adesso le possibilità sono scarse e i progetti di riqualificazione solo su carta", conclude Fini.

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Questa odissea chiamata metropolitana..












Finalmente qualcosa si muove..dopo oltre 15anni dall'apertura dell'ultima metropolitana a Milano, la linea gialla, in viale Fulvio Testi cominciano i lavori per la nuova tratta contraddistina dal numero cinque. Ma la genesi di questo progetto è di lunga data..

Da Lab.Iulm maggio 2007

lunedì 19 novembre 2007

MiArt 2007

Video-viaggio all'interno del MiArt 2007. Sulle note di Concept di Terranova, una clip firmata Milena Bello e Claudio Brigliadori.

Professionisti del viaggio

Patrimoni - Milano Finanza, gennaio 2007, numero 89
di Alberto Vita e Milena Bello

Viaggiare per lavoro e risparmiare fino al 20-30% annui sulle tariffe più convenienti non è fantascienza. Come fare? La soluzione è semplic. Basta evitare di utlizzare la segretaria o l'ultimo entrato nell'uficio acquisti ma affidarsi ad agenzie specializzate in business travel. Che permettono di usufruire di tariffe migliori, sconti corporate, flessibilità di servizio. Ma anche di una consulenza ad alto livello e capacità di problem solving. Il tutto attrverso l'uso di programmi informatici in grado di seguire l'interno iter di gestione del viaggio, dalla prenotazione alla rendicontazione e alle note spese.

Metti la segretaria in soffitta
I professionisti del business travel hanno così affrancato la segretaria dalla necessità di navigare sui siti web di compagnie aeree e catene alberghiere o società di autonoleggio, alla ricerca di tariffe o orari. "Le società di business travel offrono evidenti vantaggi rispetto a una ricarca autonoma del iaggio", spiega Mario Mazzei, responsabile marketing di Uvet American Express, "perché forniscono la soluzione migliore per il cliente, grazie a contratti tariffari molto convenienti con compagnie aerree e non solo". Se, per esempio, un privato decide di acquistare un biglietto low cost, nel caso di ritardo o soppressione del volo non verrà rimborsato. Affidandosi invece a un'agenzia specializzata in business travel, si provvederà subito a trovare per il cliente un volo successivo e garantire. in caso, un pernottamento d'urgenza. Ma hi può accedere a questo servizio?"Ci orientiamo verso la clientela delle piccole, medie e grandi aziende" prosegue Mario Mazzei "ma anche verso i professinisti associati". In cambio del servizio prestato, il cliente paga spesso solo una fee annuale e si vede riconoscere le commissioni d'agenzia (rebate) che ancora sopravviviono. Tariffe e servizi agevolati pensati per viaggi anziadali, ma che spesso sono accessibili anche epr le vcanze dei dipendenti. Un'occasione di risparmio per le famiglie e un vantaggio per le agenzie di business travel , che così continuano ad aumentare i propri volumi, e ad avere un continuo rapporto con i propri fornitori. Anche quando i viaggi d'affari, come in questa estate, sono al minimo. E proprio in questo periodo gli aerei volano di più, con le classi nobili, business e first, disertate dagli uomini d'affari. Con le agenzie di business travel si può così viaggaire su poltrone comode e serviti da hostess impeccabili, pagando solo un po' di più rispetto alla classe economica.
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Un medico in famiglia?

Il punto di domanda del titolo si potrebbe modificare anche in questo modo: che idee circolano, tra noi "civili", sui farmaci e il loro utilizzo? Cerchiamo di capire qualcosa sui farmaci tradizionali e su quelli alternativi, omeopatici ed erboristici. Non trascurando anche il filone "rimedi della nonna" che potrebbero essere collocati in quello erboristico anche se a volte non è possibile farlo.
Di: Milena Bello, Francesca Gallacci, Marco Gervino, Fabio Marchese Ragona, Simone Savoia, Marika Surace, Federica Venni.



domenica 18 novembre 2007

Affari d'alta quota


Patrimoni- Milano Finanza, ottobre 2006


Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio. Una casa in questi paradisi della neve più che un semplice immobile, è uno status symbol. Soprattutto d’inverno si danno appuntamento i bei nomi del jet set. E per gli altri, l’importante è esserci, spesso a qualsiasi prezzo, contribuendo così ad accrescere la richiesta di ville e appartamenti da comprare o affittare per la stagione. I costi per una casa in una delle località più rinomate delle Alpi variano da 5 mila euro al metro quadro di La Thuile a 20 mila per soluzioni di prestigio nel centro di Cortina. Valori di tutto rispetto, che fanno sorgere un dubbio: vale la pena comprare a questi prezzi? Per molti aspetti si. Il mercato immobiliare registra una crescita costante, anche se non esponenziale e, data l'importanza di queste località, difficilmente i prezzi delle abitazioni diminuiranno. Inoltre, per chi desidera mettere a reddito la casa, nonostante gli alti costi di locazione, affittarla non è certo un problema. In questi centri, infatti, il flusso turistico rimane sempre piuttosto elevato in tutti i mesi dell'anno.
Ma quali sono le caratteristiche che, nel corso del tempo, hanno permesso ad alcune località di emergere rispetto ad altre, fino a raggiungere lo status di regine della montagna? In primo luogo la posizione geografica, che deve unire scenari da sogno a un facile accesso dalle grandi città. Poi la qualità dei comprensori sciistici, nei quali a un elevato chilometraggio di piste percorribili si devono coniugare una grande varietà di discese, con diversi gradi di difficoltà, e degli impianti di risalita veloci, meglio se in grado di collegare i circuiti sciistici delle valli circostanti. Queste mete top non devono essere rinomate soltanto per gli sport invernali, ma anche nei periodi caldi devono essere in grado di offrire numerose attrattive. Dalle classiche passeggiate in mezzo alla natura, a sport come il golf, a piacevoli e salutari impianti termali e beauty farm rinomate. Anche tra le gemme della montagna ci sono valori che si discostano notevolmente nel mercato immobiliare. La zona centrale di Cortina d’Ampezzo, per esempio, è lievitata fino a 15 mila euro al metro quadrato con picchi di 20 mila, mentre Courmayeur ha superato i 6.500 euro, con punte tra 15 e 20 mila euro nelle esclusive via Roma e viale Monte Bianco, nel cuore del paese. A 7 mila euro al metro quadrato è poi arrivata Madonna di Campiglio, mentre a Selva di Val Gardena, dove l’offerta di immobili in vendita è un miraggio, i prezzi oscillano tra 8 mila e 10 mila euro al metro. I valori immobiliari sono lievitati sensibilmente anche a La Thuile, dove secondo le rilevazioni effettuate da Tecnocasa durante lo scorso inverno, per comprare un appartamento di 80 metri quadri nel centro del paese, in una soluzione usata e signorile, occorreva spendere poco meno di 340 mila euro, ovvero 4.200 euro al metro quadro.

A pochi mesi di distanza, gli immobiliaristi locali sostengono che, in media, chi compra oggi deve preventivare una spesa che oscilla tra 5 mila e 5.500 euro al metro quadrato. Non va meglio oltre confine, dove per acquistare uno chalet di 100 metri quadrati a Gstaad, nella perla aristocratica del Saanenland, occorre prepararsi a un esborso di almeno 1,5 milioni di euro, ossia 15 mila euro al metro quadrato. Anche qui la scarsità dell’offerta ha costretto chi è arrivato tardi a ripiegare -si fa per dire - sul vicino borghetto di Lauenen, dove i prezzi sono del 30% inferiori e dove in alta stagione si spendono tra 2 mila e 3 mila euro a settimana per affittare un piccolo chalet per quattro persone. A Cras Montana è invece possibile trovare ancora qualche occasione d’acquisto a prezzi tutto sommato convenienti. Un esempio? Sotheby’s sta vendendo un appartamento di 147 metri quadrati, in uno chalet su due livelli. Tre camere da letto e altrettanti bagni, di cui uno completo di idromassaggio, cucina, salotto e sala da pranzo, oltre a una piscina coperta che trova posto in un salone vetrato. Il prezzo proposto è di un milione di dollari, ossia 780 mila euro. In pratica 5.300 euro al metro quadrato, una somma che in Italia permette di comprare casa nel cuore di Ponte di Legno o, in alternativa, nella prima periferia di Madonna di Campiglio.

sabato 17 novembre 2007

Quando la creatività diventa...una cena

Torniamo sempre al Fuorisalone 2007. Per inaugurare il "contro salone del mobile", i creativi del gruppo Esterni hanno organizzato una cena in piazza Cadorna alla quale erano invitati proprio tutti. Riprese e montaggio: Milena Bello e Marika Surace per Lab.Iulm.

giovedì 15 novembre 2007

Una nanny per pochi


"Capital" - settembre 2006, numero 319
Ma quale tata...ci vuole una nanny


Rappresentano il non plus ultra nell'educazione di giovani rampolli di famiglie balsonate e di alto lignaggio. Curano la formazione dei figli, dalla culla alle elementari. Sono le nanny, le tate di madrelingua inglese, figure dal sapore vagamente ottocentesco, da romanzo britannico. Fanciulle di buona famiglia con tanto di formal training in istituti e università di prestigio, tra i quali spicca il Norlands Nanny College, la scuola delle balie immersa nella campagna del Berkshire, in Inghilterra, dove si impara a cambiare i pannolini e interpretare il "linguaggio non verbale del neonato": una Norlander sa di trovare sempre un posto altamente qualificato, meglio se nella nursery della famiglia reale, a Buckingam Palace. Di educatrici perfette, il Regno Unito ne ha diplomate quest'anno ben 111.484. Più di 110mila tate, un vero boom, che delineano chiaramente l'evoluzione del mestiere di nanny, divenuto una carriera di prestigio, con uno stipendio più alto di quello deli insegnanti. Balia, oggi, si tradice con una raffinata professionista dell'infanzia. E le tate sono tanto ricercate da indurre anche il presidente tusso Putin a sceglierne una. Anzi, uno per i suoi figli. Il nuovo zar di Russia, durante le vacanze estive in Italia, a Forte dei Marmi, ha infatti preferito una figura maschile come baby-sitter e tutor dei suoi figli. La popstar Madonna, invece, ha dichiarato di non riuscire a muoversi senza le tre nanny che si prendono amorevolmente cura dei figli Lourdes e Rocco. Tre living-in nanny, tate che seguono i bambini delle celebrità durante i loro spostamenti intorno al mondo. Come Georgia Brown, ex Norlander, che ha vissuto nelle stanze degli hotel di tutto il globo per seuire Jade, figlia di Mich (il cantante dei Rolling Stone) e di Bianca Jagger.
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lunedì 24 settembre 2007

Fuorisalone 2007

Fuorisalone 2007. Il design arriva davvero dappertutto.....firmato Milena Bello e Fabio Luca Marchese Ragona per il TgCom

Credito al consumo...chi era costui?



CARTE REVOLVING:
ATTENZIONE AL TAEG
Sconti sì, ma solo con la revolving card personalizzata. L’ultima frontiera delle promozioni passa per la sottoscrizione di una carta di credito con il marchio della catena commerciale e quello della finanziaria. Si tratta di carte ricaricabili che permettono di comprare subito e di restituire a rate l’importo con l’aggiunta di interessi. L’offerta è per certi versi allettante perché i possessori di queste carte possono accedere direttamente a eventuali promozioni della catena commerciale che le emette senza bisogno di dover accendere una nuova domanda di finanziamento.
Attenzione però alle indicazioni di Tan e Taeg, valore, questo che, può raggiungere il 15-20% secondo quanto riporta la ricerca del 2005 di Altroconsumo. Ma quali sono i vantaggi per le società che emettono i finanziamenti? Innanzitutto ottenere informazioni sui gusti e sul comportamento dei clienti. Ogni volta che si utilizza la carta, infatti, la finanziaria ha la possibilità di tracciare tutti gli acquisti del titolare, che viene raggiunto così da proposte commerciali ad hoc con proposte di nuovi finanziamenti. Informazioni utili, che altrimenti la società dovrebbe comprarere all’esterno a caro prezzo.


TASSO ZERO:
CONVIENE DAVVERO?
Comprare un nuovo televisore Lcd e pagare in dieci comode rate senza spese supplementari per gli interessi. Si chiama tasso zero ed è il nuovo specchietto per le allodole per gli acquisti in tempi di saldi. Ma conviene davvero? Innanzitutto, occorre fare una distinzione tra le voci in capitolo. Da una parte, infatti, c’è tra la semplice rateizzazione del prezzo concessa dal rivenditore, dall’altra, invece, il finanziamento erogato da una società esterna che anticipa la somma al
negoziante. Nel primo caso si tratta di una semplice agevolazione ed è possibile perciò azzerare effettivamente le spese. Occorre fare attenzione, invece, quando interviene una finanziaria
esterna. In questo caso, infatti, il valore del Tan, pari a zero, nasconde un Taeg molto più alto che può arrivare fino al 15%. Una spesa di 4 mila euro, ad esempio, può comportare un esborso di circa 360 euro l’anno. L’interesse (Tan) viene sostenuto, in tutto o in parte dal rivenditore, ma poi ci sono le spese di istruttoria, incluse nel Taeg, che compensano lo sconto sul tasso.
Per non cadere nella trappola, consigliano gli esperti, meglio leggere attentamente il foglio
illustrativo.

domenica 23 settembre 2007

I miei primi passi../3

E così siamo arrivati allo scorso settembre. Mentre prosegue lo stage a Patrimoni tento il test del master in giornalismo dello Iulm. Due anni di lezioni sono tanti e la retta è quanto meno importante. Ma occorre provarci, pur consapevoli che non sarà una strada semplice. A questo punto non c'è molto da aggiungere. Ho lavorato parecchio, fuori e dentro il "bunker". Quest'estate ho passato tre mesi alla redazione economica dell'Ansa. Ho collezionato un altro tassello, che ora sembra ancora più importante dei precedenti, forse perché aumenta sempre di più il carico di lavoro e le responsabilità. Borsa, conferenze stampa, quotazioni, appostamenti, trimestrali. Vai, corri, scrivi in fretta, detta al telefono. Delle ovvietà per chi lavora nel settore e delle novità per me. Nel complesso, ottimo più direi. E ora si riprendono le lezioni.

I miei primi passi../2

E qui arriviamo al mio primo stage, al mio primo contatto vero e proprio con una redazione. Tgcom per un mese e mezzo, dai primi di giugno a metà luglio 2005. Si comincia a ingranare. I colleghi sono talmente gentili che ho sempre pensato che ogni redazione fosse così. Invece ogni giornale è un mondo a parte. Ma questo l'ho scoperto poco dopo, agli inizi di settembre, quando ho cominciato a collaborare con alcune testate locali dell'hinterland milanese. Non mi dilungherò particolarmente, ma, con tutti i loro difetti, sono state una buona palestra di scrittura, gestione delle notizie e dei contatti. Insomma, quando ti chiamano dicendoti "bene allora comincia e prepara una pagina su Corsico (la città in cui vivo) con quattro o cinque articoli ogni settimana", bè sembra una stupidata, ma non è così. Ti manca l'occhio critico per la tua città e -ancora di più - ti mancano i contatti. Cominci a chiederti: e adesso dove vado a pescarle le notizie? Mica mi aspetta il giornale!
Ma in qualche modo si fa. A marzo del 2006 ho lavorato in una piccola casa editrice per un mesetto per poi passare a Patrimoni, il mensile di Milano Finanza. Stage di sei mesi nell'ambito economico. Un'altra sfida. Che però mi ha formato sotto tutti i punti di vista. Ho cominciato con le rubriche e con la correzione delle bozze per poi aggiungere al mio carico di lavoro la scrittura di veri e propri articoli che, per la prima volta nella mia breve carriera giornalistica, sarebbero finiti in nazionale.

I miei primi passi../1

Comincerei perciò in sordina, spiegando chi sono e cosa ho fatto fino a questo momento. Riassumendo in breve, mi sono laureata due anni fa in lettere moderne all'università cattolica di Milano. Laurea quadriennale che mi sono goduta tutta d'un fiato tra lezioni, studio e lavori occasionali per capire come va effettivamente il mondo del lavoro. La mia tesi, sulla guerra in Iraq del 2003, è stata una boccata d'aria verso il fantomatico universo del giornalismo che fino a quel momento per me restava ancorato alla vecchia idea dell'inviato montanelliano. Una bella esperienza, un buon approdo alla conclusione degli studi, almeno fino a quel momento. Nel frattempo ho seguito un corso del Fondo sociale europeo sul giornalismo e i contenuti multimediali. Solito nomi altisonanti per attirare una "clientela" sempre più ampia e giovane. In ogni caso devo dire che è stato formativo, anche se, naturalmente non ha potuto garantirmi un lavoro in brevissimo tempo!

Bisogna fare un passo indietro

L'obiettivo è non annoiare, ma non è così semplice. Spesso un blog di questo tipo finisce per diventare una vetrina addobbata che serve soltanto a dire quanto siamo bravi, guardate, in questa scuola abbiamo fatto un sacco di cose, siamo meglio di molti altri. Insomma parole vane visto che ogni giorno da tempo - e ancora di più quando si alzerà la cupola che ci ha protetto e ci ha coccolato con il suo calore ovattato e dovremo sgomitare per trovare effettivamente un lavoro - ci accorgeremo che dobbiamo ancora farne di strada per ritenerci giornalisti. La gavetta è ancora lunga. Ma dicevo del blog. L'altro pericolo, in verità ancora più fastidioso, è che questo spazio virtuale possa diventare uno sbrodolio di discorsi sui massimi sistemi. Un modo per sottolineare quanto siamo intellettuali. Lungi da me tutto questo. Almeno a parole, ovvio. Perché, come si sa, la tentazione di incensarci è forte.

giovedì 20 settembre 2007

Se è vero che il blog sarà il nostro futuro..

Dicono che il blog sarà ilnuovo veicolo dell'informazione. Un mezzo agile e alla portata di tutti. Bisogno però abituarsi al nuovo contesto. Buon viaggio a me e a tutti quelli che avranno modo di spulciare queste pagine