lunedì 19 novembre 2007

MiArt 2007

Video-viaggio all'interno del MiArt 2007. Sulle note di Concept di Terranova, una clip firmata Milena Bello e Claudio Brigliadori.

Professionisti del viaggio

Patrimoni - Milano Finanza, gennaio 2007, numero 89
di Alberto Vita e Milena Bello

Viaggiare per lavoro e risparmiare fino al 20-30% annui sulle tariffe più convenienti non è fantascienza. Come fare? La soluzione è semplic. Basta evitare di utlizzare la segretaria o l'ultimo entrato nell'uficio acquisti ma affidarsi ad agenzie specializzate in business travel. Che permettono di usufruire di tariffe migliori, sconti corporate, flessibilità di servizio. Ma anche di una consulenza ad alto livello e capacità di problem solving. Il tutto attrverso l'uso di programmi informatici in grado di seguire l'interno iter di gestione del viaggio, dalla prenotazione alla rendicontazione e alle note spese.

Metti la segretaria in soffitta
I professionisti del business travel hanno così affrancato la segretaria dalla necessità di navigare sui siti web di compagnie aeree e catene alberghiere o società di autonoleggio, alla ricerca di tariffe o orari. "Le società di business travel offrono evidenti vantaggi rispetto a una ricarca autonoma del iaggio", spiega Mario Mazzei, responsabile marketing di Uvet American Express, "perché forniscono la soluzione migliore per il cliente, grazie a contratti tariffari molto convenienti con compagnie aerree e non solo". Se, per esempio, un privato decide di acquistare un biglietto low cost, nel caso di ritardo o soppressione del volo non verrà rimborsato. Affidandosi invece a un'agenzia specializzata in business travel, si provvederà subito a trovare per il cliente un volo successivo e garantire. in caso, un pernottamento d'urgenza. Ma hi può accedere a questo servizio?"Ci orientiamo verso la clientela delle piccole, medie e grandi aziende" prosegue Mario Mazzei "ma anche verso i professinisti associati". In cambio del servizio prestato, il cliente paga spesso solo una fee annuale e si vede riconoscere le commissioni d'agenzia (rebate) che ancora sopravviviono. Tariffe e servizi agevolati pensati per viaggi anziadali, ma che spesso sono accessibili anche epr le vcanze dei dipendenti. Un'occasione di risparmio per le famiglie e un vantaggio per le agenzie di business travel , che così continuano ad aumentare i propri volumi, e ad avere un continuo rapporto con i propri fornitori. Anche quando i viaggi d'affari, come in questa estate, sono al minimo. E proprio in questo periodo gli aerei volano di più, con le classi nobili, business e first, disertate dagli uomini d'affari. Con le agenzie di business travel si può così viaggaire su poltrone comode e serviti da hostess impeccabili, pagando solo un po' di più rispetto alla classe economica.
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Un medico in famiglia?

Il punto di domanda del titolo si potrebbe modificare anche in questo modo: che idee circolano, tra noi "civili", sui farmaci e il loro utilizzo? Cerchiamo di capire qualcosa sui farmaci tradizionali e su quelli alternativi, omeopatici ed erboristici. Non trascurando anche il filone "rimedi della nonna" che potrebbero essere collocati in quello erboristico anche se a volte non è possibile farlo.
Di: Milena Bello, Francesca Gallacci, Marco Gervino, Fabio Marchese Ragona, Simone Savoia, Marika Surace, Federica Venni.



domenica 18 novembre 2007

Affari d'alta quota


Patrimoni- Milano Finanza, ottobre 2006


Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio. Una casa in questi paradisi della neve più che un semplice immobile, è uno status symbol. Soprattutto d’inverno si danno appuntamento i bei nomi del jet set. E per gli altri, l’importante è esserci, spesso a qualsiasi prezzo, contribuendo così ad accrescere la richiesta di ville e appartamenti da comprare o affittare per la stagione. I costi per una casa in una delle località più rinomate delle Alpi variano da 5 mila euro al metro quadro di La Thuile a 20 mila per soluzioni di prestigio nel centro di Cortina. Valori di tutto rispetto, che fanno sorgere un dubbio: vale la pena comprare a questi prezzi? Per molti aspetti si. Il mercato immobiliare registra una crescita costante, anche se non esponenziale e, data l'importanza di queste località, difficilmente i prezzi delle abitazioni diminuiranno. Inoltre, per chi desidera mettere a reddito la casa, nonostante gli alti costi di locazione, affittarla non è certo un problema. In questi centri, infatti, il flusso turistico rimane sempre piuttosto elevato in tutti i mesi dell'anno.
Ma quali sono le caratteristiche che, nel corso del tempo, hanno permesso ad alcune località di emergere rispetto ad altre, fino a raggiungere lo status di regine della montagna? In primo luogo la posizione geografica, che deve unire scenari da sogno a un facile accesso dalle grandi città. Poi la qualità dei comprensori sciistici, nei quali a un elevato chilometraggio di piste percorribili si devono coniugare una grande varietà di discese, con diversi gradi di difficoltà, e degli impianti di risalita veloci, meglio se in grado di collegare i circuiti sciistici delle valli circostanti. Queste mete top non devono essere rinomate soltanto per gli sport invernali, ma anche nei periodi caldi devono essere in grado di offrire numerose attrattive. Dalle classiche passeggiate in mezzo alla natura, a sport come il golf, a piacevoli e salutari impianti termali e beauty farm rinomate. Anche tra le gemme della montagna ci sono valori che si discostano notevolmente nel mercato immobiliare. La zona centrale di Cortina d’Ampezzo, per esempio, è lievitata fino a 15 mila euro al metro quadrato con picchi di 20 mila, mentre Courmayeur ha superato i 6.500 euro, con punte tra 15 e 20 mila euro nelle esclusive via Roma e viale Monte Bianco, nel cuore del paese. A 7 mila euro al metro quadrato è poi arrivata Madonna di Campiglio, mentre a Selva di Val Gardena, dove l’offerta di immobili in vendita è un miraggio, i prezzi oscillano tra 8 mila e 10 mila euro al metro. I valori immobiliari sono lievitati sensibilmente anche a La Thuile, dove secondo le rilevazioni effettuate da Tecnocasa durante lo scorso inverno, per comprare un appartamento di 80 metri quadri nel centro del paese, in una soluzione usata e signorile, occorreva spendere poco meno di 340 mila euro, ovvero 4.200 euro al metro quadro.

A pochi mesi di distanza, gli immobiliaristi locali sostengono che, in media, chi compra oggi deve preventivare una spesa che oscilla tra 5 mila e 5.500 euro al metro quadrato. Non va meglio oltre confine, dove per acquistare uno chalet di 100 metri quadrati a Gstaad, nella perla aristocratica del Saanenland, occorre prepararsi a un esborso di almeno 1,5 milioni di euro, ossia 15 mila euro al metro quadrato. Anche qui la scarsità dell’offerta ha costretto chi è arrivato tardi a ripiegare -si fa per dire - sul vicino borghetto di Lauenen, dove i prezzi sono del 30% inferiori e dove in alta stagione si spendono tra 2 mila e 3 mila euro a settimana per affittare un piccolo chalet per quattro persone. A Cras Montana è invece possibile trovare ancora qualche occasione d’acquisto a prezzi tutto sommato convenienti. Un esempio? Sotheby’s sta vendendo un appartamento di 147 metri quadrati, in uno chalet su due livelli. Tre camere da letto e altrettanti bagni, di cui uno completo di idromassaggio, cucina, salotto e sala da pranzo, oltre a una piscina coperta che trova posto in un salone vetrato. Il prezzo proposto è di un milione di dollari, ossia 780 mila euro. In pratica 5.300 euro al metro quadrato, una somma che in Italia permette di comprare casa nel cuore di Ponte di Legno o, in alternativa, nella prima periferia di Madonna di Campiglio.

sabato 17 novembre 2007

Quando la creatività diventa...una cena

Torniamo sempre al Fuorisalone 2007. Per inaugurare il "contro salone del mobile", i creativi del gruppo Esterni hanno organizzato una cena in piazza Cadorna alla quale erano invitati proprio tutti. Riprese e montaggio: Milena Bello e Marika Surace per Lab.Iulm.

giovedì 15 novembre 2007

Una nanny per pochi


"Capital" - settembre 2006, numero 319
Ma quale tata...ci vuole una nanny


Rappresentano il non plus ultra nell'educazione di giovani rampolli di famiglie balsonate e di alto lignaggio. Curano la formazione dei figli, dalla culla alle elementari. Sono le nanny, le tate di madrelingua inglese, figure dal sapore vagamente ottocentesco, da romanzo britannico. Fanciulle di buona famiglia con tanto di formal training in istituti e università di prestigio, tra i quali spicca il Norlands Nanny College, la scuola delle balie immersa nella campagna del Berkshire, in Inghilterra, dove si impara a cambiare i pannolini e interpretare il "linguaggio non verbale del neonato": una Norlander sa di trovare sempre un posto altamente qualificato, meglio se nella nursery della famiglia reale, a Buckingam Palace. Di educatrici perfette, il Regno Unito ne ha diplomate quest'anno ben 111.484. Più di 110mila tate, un vero boom, che delineano chiaramente l'evoluzione del mestiere di nanny, divenuto una carriera di prestigio, con uno stipendio più alto di quello deli insegnanti. Balia, oggi, si tradice con una raffinata professionista dell'infanzia. E le tate sono tanto ricercate da indurre anche il presidente tusso Putin a sceglierne una. Anzi, uno per i suoi figli. Il nuovo zar di Russia, durante le vacanze estive in Italia, a Forte dei Marmi, ha infatti preferito una figura maschile come baby-sitter e tutor dei suoi figli. La popstar Madonna, invece, ha dichiarato di non riuscire a muoversi senza le tre nanny che si prendono amorevolmente cura dei figli Lourdes e Rocco. Tre living-in nanny, tate che seguono i bambini delle celebrità durante i loro spostamenti intorno al mondo. Come Georgia Brown, ex Norlander, che ha vissuto nelle stanze degli hotel di tutto il globo per seuire Jade, figlia di Mich (il cantante dei Rolling Stone) e di Bianca Jagger.
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